27/01/2023
CINQUE AZIONI PER L’ADATTAMENTO CLIMATICO

Le istituzioni finanziarie possono svolgere un ruolo importante per economie più sostenibili. In occasione del convegno “COOP27: L’azione locale delle banche cooperative per l’adattamento dei clienti ai cambiamenti climatici” (Utrecht il 14 novembre), organizzato dalla Associazione delle Banche Cooperative Europee (EACB), è stato messo a punto un documento in cui chiede una maggiore cooperazione tra il settore pubblico e quello privato per l’adattamento al cambiamento climatico.

Le banche cooperative possono svolgere un ruolo importante nella transizione green, aiutando le imprese ad intraprendere la strada verso una maggiore e migliore sostenibilità.

“Il cambiamento climatico – si legge nel Documento di Utrecht – ha un impatto sull’economica, sulle imprese e sulle istituzioni finanziarie, come è anche vero che l’attività economica delle aziende ha un impatto sul clima. Consideriamo fondamentale che le aziende diventino sempre più consapevoli di questo doppio effetto e soprattutto del fatto che il cambiamento climatico non rappresenta solo un rischio, ma anche un’opportunità”.

“Nessuno di noi può farcela da solo – si legge ancora nel testo approvato -, e non possiamo lasciare indietro nessuno”.

Ecco quindi cinque azioni concrete per raggiungere l’obbiettivo di favorire economie più sostenibili:

  1. Impegnarsi per aumentare la consapevolezza di imprese, famiglie e comunità delle sfide che ci attendono; per sostenerle nel prendere decisioni di investimento orientate ad una maggiore resilienza e per garantire la continuità aziendale in caso di eventi naturali avversi.

  2. Valutare attentamente i dati e le metodologie appropriate per la gestione del rischio.

  3. Rafforzare la cooperazione e l’impegno del settore bancario e dei governi locali per affrontare in modo migliore le diverse esigenze dei territori quando si verifica un evento naturale estremo; rendere facilmente disponibili fondi pubblici per le comunità e gli enti locali colpiti disastri naturali.

  4. Sostenere la programmazione, il monitoraggio, e la valutazione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici sulla base di una valutazione a livello locale e nazionale.

  5. Rafforzare il settore energetico e creare una mappa del rischio per comprendere meglio le interdipendenze fra società (imprese) con lo scopo di incrementare la resilienza delle reti e delle catene di valore ed evitare la desertificazione sociale di intere aree.