21/02/2023
L’ANTICO FASCINO DELLA SPESA IN CAMPAGNA

La vendita diretta dei prodotti presso le aziende agricole è una realtà ormai consolidata: un universo stimato in circa 4000-4500 imprese, che cedono al consumatore i loro prodotti, senza intermediazione commerciale. A loro è dedicata una nuova associazione, “La spesa in campagna”, nata recentemente in seno alla Cia Agricoltori Italiani del Veneto.

Il progetto “vuole favorire relazioni dirette tra agricoltori e consumatori; far conoscere la storia di prodotti di qualità, le persone che li hanno realizzati, i campi da cui provengono; far ammirare i territori ed i paesaggi di origine dei prodotti; garantire prezzi equi correlati solo ai processi produttivi, e non ai passaggi intermedi nella filiera”.

Le aziende che hanno aderito al circuito "la Spesa in Campagna" rispettano regole precise che prevedono tra l'altro la disponibilità a sottoporsi a verifiche, che, secondo i principi del controllo partecipato, sono aperte anche ai rappresentanti delle associazioni dei consumatori.

In Veneto le province con più aziende che effettuano vendita diretta – secondo uno studio di Veneto Agircoltura - sono Treviso, Venezia e Padova. I prodotti più venduti sono gli ortaggi (33,9%), vino (32,7%), frutta (24,4%), altri prodotti trasformarti, come succhi, confetture e miele (20,7%), carne e derivati (14,1%).

Il 93,7% della vendita diretta è destinata al consumatore finale. Qualche produttore riesce comunque a vendere a commercianti e grossisti (30,2%) o a immettere i prodotti nel canale ho.re.ca. (27,8%). La vendita avviene direttamente in azienda (70,9%) o nello spaccio aziendale (29,2%). Un segno dei tempi è che la quota di vendita attraverso l’e-commerce su internet supera quella della vendita mei mercati rionali (14,6% contro 11%).

“Si tratta – aggiunge Cia Veneto – di una modalità che ha radici nella tradizione: il 53,5% delle aziende che svolge attività di vendita diretta lo fa da più di 11 anni. Solo il 16,3% ha cominciato a svolgere l’attività negli ultimi tre anni”. La longevità di queste aziende ha diverse spiegazioni. I consumatori, ad esempio, hanno un rapporto diretto con i produttori, possono conoscere le caratteristiche dei prodotti, hanno garanzia di genuinità e qualità.

Il 48,5% delle aziende riesce ad avere ricavi annuali fino a 40mila euro, nonostante le rigidità burocratiche e normative, la concorrenza della grande distribuzione, la difficoltà a vedere grandi quantità di prodotti.

L’associazione “La spesa in campagna” è nata proprio per questo: fornire supporto e assistenza a queste aziende, valorizzare le produzioni locali, di cui il Veneto è ricchissimo. E sottolineare ancora una volta il ruolo degli agricoltori nella quotidianità veneta: “elemento di coesione sociale, di salvaguardia e cura del territorio, di produzione di prodotti genuini e di qualità”.