Anche quest’anno, in occasione dell’assemblea generale dei soci, BCC Patavina, oltre al consuntivo di esercizio del 2022, propone anche il suo Bilancio di coerenza e di missione, quello che fino a poco tempo fa era il Bilancio sociale e che forse in futuro avrà un’altra denominazione, perché i tempi cambiano e l’attenzione della Banca a una verifica e a una rendicontazione puntuali del proprio agire diventa sempre più consapevole raffinata.
Come sempre, questo Bilancio fa il punto sulla situazione della BCC in merito al suo essere una cooperativa, fatta di soci, impregnata di mutualismo e profondamente legata al contesto territoriale in cui opera.
«Il Bilancio di Coerenza e di Missione, il nostro Bilancio Sociale, è il resoconto di quello che siamo riusciti ad essere e a fare in quest’anno in cui la ripresa è stata lenta ma costante dopo i travagli pandemici, con uno scenario inflattivo incombente e con una guerra a qualche centinaio di chilometri di distanza che ci impongono nuovi cambiamenti.
Nelle pagine che seguono diamo conto del nostro essere banca mutualistica e del territorio; lo facciamo proponendo l’esito di progetti, iniziative, impegni, collaborazioni, modalità di sostegno, molte aperture e indispensabili scelte. Non c’è nulla di nuovo ma tutto è sempre nuovo: confermiamo il nostro cammino all’insegna di uno sviluppo integrale delle comunità a cui apparteniamo e di cui siamo espressione.
Constatare come oggi la parola “sostenibilità” sia divenuta un tema universalmente prioritario, tale da accrescere la rilevanza della rendicontazione non finanziaria, ci riempie di orgoglio perché per noi ha rappresentato un obiettivo di sempre, addirittura presente nella formulazione statutaria, ma che, al pari di tutti, dobbiamo tuttavia riconsiderare alla luce di alcune “nuove” emergenze, come quella climatica, che altera il nostro quotidiano.
Quello che sta cambiando, anche nel nostro atteggiamento, è la raffinatezza degli strumenti e dei linguaggi; oggi abbiamo a disposizione bagagli intellettuali più ricchi e opportunità di analisi più sofisticate. Se un tempo guardavamo alla qualità dei nostri Collaboratori limitandoci a qualche dato, adesso possiamo entrare più nel merito delle competenze e delle risorse fruibili, delle potenzialità da sviluppare; se fino a qualche stagione or sono la constatazione sulle relazioni che animavano la vita della banca (il cosiddetto clima aziendale) era riferibile essenzialmente ai tassi di amicalità o di buon vicinato, adesso possiamo essere più acuti e scientifici anche nel pesare rapporti, scambi, modalità operative condivise.
Proponiamo un Bilancio, di certo sociale, che guarda al territorio, ma che valuta anche la coerenza con la nostra missione e soprattutto che sempre più tiene conto, in un’ottica di progettualità futura, non soltanto dei beni concreti e misurabili, ma anche di quella porzione di “intangibile”, i cui contorni comprendono l’agire e la qualità di tutti noi, uomini e donne. Convinti che non si tratti soltanto di un cambiamento di facciata o di terminologia, quanto di entrare maggiormente nel merito di problemi e questioni (magari) ancora irrisolte. Lo facciamo assieme a Soci e Clienti, Famiglie e Imprese e Collaboratori: perché questo è il nostro stile, quello di una cooperativa, riveduta, aggiornata e magari corretta, ma sempre e convintamente tale».
Per il Consiglio di Amministrazione
di Banca Patavina
Il Presidente Leonardo Toson