«I Soci hanno capito e cominciano a infoltire la lista degli aderenti a Patavina con Te Ets». Giammaria Amato, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione (oltre che Direttore Centrale Mercato di BCC Patavina) è soddisfatto di questi primi mesi di vita del nuovo Ente, che non ha quindi timore a chiedere a tutti coloro che “respirano” e condividono valori e vita del Credito Cooperativo un ulteriore gesto di fiducia: la sottoscrizione del 5X1000 a favore di “Patavina con Te Ets”, in occasione della prossima dichiarazione dei redditi,
Basta una semplice “crocetta” (a costo zero) per dare impulso a un’iniziativa tutta a servizio dei Soci e del territorio in cui opera Banca Patavina.
“Se si confermeranno gli andamenti attuali (e non abbiamo nessun motivo per dubitarne) a fine anno contiamo di arrivare a quota mille iscritti”. Giammaria Amato tira le somme di questa fase di avvio dell’Associazione voluta da BCC Patavina, nata nel febbraio del 2022 e che, come ovvio, nei primi mesi di attività ha dovuto pagare il prezzo di un avvio non facile, magari per le non poche incombenze burocratiche.
“Ora possiamo dire che siamo a regime e quindi dedicarci completamente alla promozione; contiamo su una rete diffusa di presenze in molte località e soprattutto sulla sollecitudine degli operatori di Banca Patavina. Ma devo dire, con molta sincerità, che non stiamo riscontrando particolari difficoltà nel far comprendere ai nostri Soci il valore e il significato di aderire a questa iniziativa nata dalla volontà della Banca, ma anche dall’impegno di altri soggetti attivi nel territorio”
I punti forti dell’azione di persuasione dei futuri iscritti?
“Prima di tutto i valori propri e consolidati del Credito Cooperativo, che “Patavina con Te Ets” interpreta in maniera puntuale e aggiornata, sono una motivazione molto forte, vincente. La gente e in particolare i nostri Soci sono molto allineati nel difendere, anzi nell’incrementare, la cultura della mutualità. Per molti è un patrimonio irrinunciabile, perfino familiare, dato che magari è stato ereditato da nonni e padri. A volte bisogna spiegare i motivi per cui è nata “Patavina con Te Ets”…
“Che bisogno c’era di una nuova associazione?”.
In effetti, è una domanda legittima?
“Nessuno lo nega, così come va compreso che proprio la nascita dell’Ente consentirà alla Banca stessa di essere maggiormente presente nei confronti dei Soci e del territorio. Va piuttosto apprezzato il fatto che, di fronte ad alcune innegabili difficoltà intervenute con il cambiamento “europeo” del sistema bancario nazionale, il Credito Cooperativo ha saputo trovare subito la strada giusta per non rinunciare a nulla in tema di mutualismo. “Patavina con Te” è un segno di grande rispetto e considerazione nei confronti di questo valore fondante della nostra storia”.
L’associazione ha anche una valenza pratica, concreta…
“Stiamo verificando che la nostra proposta di mettere in moto e di praticare una sorta di “economia circolare” è straordinariamente apprezzata. Il meccanismo è molto semplice: ogni socio può essere contemporaneamente consumatore dei servizi offerti dall’associazione, ma anche fornitore. Il nostro sistema delle convenzioni consente a tanti esercenti e titolari di prestazioni professionali di accedere al mercato degli associati, contemporaneamente quest’ultimi possono beneficiare di trattamenti di riguardo. Un circolarità virtuosa in cui tutti hanno vantaggi per il semplice fatto di essere associati”.
Attualmente, quanti sono i convenzionati?
“Circa una cinquantina, ma non dimentichiamo che chi si inserisce nel nostro circuito, automaticamente entra in quello nazionale del Comipa (Consorzio fra le Mutue italiane di Previdenza e Assistenza), che conta migliaia di aderenti; quindi praticamente una vastissima opportunità di accessi e di promozione di servizi”.
Parlare di mutua, rinvia inevitabilmente al tema sanitario…
“È l’altro ambito in cui stiamo lavorando, con una duplice attenzione.
In primo luogo garantire il “riscontro alle spese di cura”, così come previsto dal nostro Statuto e dal Regolamento, con uno sguardo particolare, in questa fase, al segmento pediatrico.
In secondo luogo avviare degli interventi territoriali di sensibilizzazione sui tantissimi temi legati alla salute, nella convinzione che il nostro impegno per la sanità non debba essere soltanto di carattere finanziario (pur sempre importantissimo), ma anche alla crescita condivisa dell’attenzione verso la prevenzione”.
Insomma, tanti buoni motivi per sottoscrivere anche il 5X1000?
“Senza dubbio; credo che non ci siano incertezze. D’altra parte la storia di BCC Patavina è una garanzia fuori discussione”.